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Laureata in Cinema, appassionata dei romanzi di Sherlock Holmes e dei film di Alfred Hitchcock, la protagonista dell’Intervista Ansiosa di oggi si chiama Aurora Piaggesi, ha 23 anni ed è un’aspirante regista e sceneggiatrice pisana. Al suo attivo un canale di recensioni video chiamato WhatsOnScreen e dieci cortometraggi (visibili sul suo canale Youtube) con un tema ricorrente: il rapporto tra la parte emotiva e la parte intellettuale della mente. Al momento lavora a un adattamento de “Il cuore rivelatore”, racconto di Edgar Allan Poe. «Un thriller tra lo psicologico e la follia».
A che tipo di ansie va incontro chi fa un mestiere creativo come il tuo?
Regista e sceneggiatore creano contenuti personali soggetti a valutazioni sempre variabili. Una risposta negativa è sempre possibile, anche per chi è già affermato, e bisogna esserne consapevoli.
Quali difficoltà hai avuto all’inizio della tua carriera?
Appartengo ormai alla quinta generazione da quando è nato il cinema, all’inizio ho trovato difficile essere originale. Il passaggio alla tecnologia digitale ha poi creato un magma di concorrenza. In un universo in cui tutti possono fare cinema è diventato difficile emergere come “il pesciolino d’oro”, soprattutto in un’industria che in questo momento non ha voglia di investire sui nuovi talenti.
Come combatti i dubbi?
Continuo a guardare film, perché tutte le volte che lo faccio mi dico: “Anch’io voglio esprimermi così”. Sento di poterlo fare, ma… farlo bene? E’ un’altra storia.
Il tuo film placa-ansia?
Quando si è in ansia consiglio di vedere film con una componente di bellezza contemplativa a prescindere dalla storia. Registi giapponesi come Hayao Miyazaki o Yasujiro Ozu, ad esempio, ricorrono a inquadrature sul paesaggio naturale di grande bellezza, che ti fanno rendere conto di quanto siano piccoli i tuoi problemi.
Ma il mio film placa-ansia preferito è Julie & Julia di Nora Ephron, la storia di un grandissimo obiettivo perseguito a piccoli passi.
Come il mio.
Annalisa ha detto:
Nessuno lo sa (ancora), ma la giovane Kathryn Bigelow è lei, Aurora, che si racconta in questa intervista ansiosa.
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